Teatro Dafne: in scena da stasera «Mi sono svegliato in paradiso»

Anziani forzati del «riposo»

Lo spettacolo descrive con delicatezza e humour la

vita quotidiana delle persone «troppo grandi»

 

 

OSTIA - Dedicato a tutti gli anziani che vengono «parcheggiati» (o che scelgono

autonomamente di andare a vivere) nelle cosiddette «case di riposo».

Mi sono svegliato in paradiso, lo spettacolo in scena da stasera al 26 marzo

nello spazio del Dafne 1 per la regia di Stefania Vicendi, tratteggia, con humour

e delicatezza, la vita quotidiana degli anziani chiusi nelle case di riposo,

offrendo importanti spunti di riflessione sugli atteggiamenti

di emarginazione messi in campo dalla società e, spesso, dalle

stesse famiglie, nei confronti dei più deboli, in questo caso chi è considerato

«troppo grande». Scritto da Camillo Vittici ed interpretato dagli attori

dell’associazione culturale La cipria e la giubba, il testo pone l’accento,

come la stessa regista sottolinea, «sul sempre più frequente abbandono di

quei valori di natura sociale dell’uomo da parte di questa società moderna,

dove sono sempre più diffuse le espressioni di individualismo,

anche quando i rapporti interpersonali sono fortemente sollecitati,

ma purtroppo continuamente ignorati». Quello in cui gli anziani

delle case di riposo sono costretti a vivere è «un ambiente grigio, ripetitivo,

costrittivo, monotono: rosario, tombola, televisione; dove tutto è

vissuto all’insegna dell’obbligatorietà: quando mangiare, quando

dormire, come e quando svagarsi, tutto rigorosamente

incastonato all’interno di regole, modi e tempi già prefissati, prestabiliti.

Un vivere passivo e non da artefici della propria esistenza».

«Il tentativo - conclude la regista - eccolo: riuscire a spuntare un

bel sorriso sulla bocca! Con l’intento di lasciare una sensazione

gradevole e possibilista: poter ritrovare la dignità, la voglia di vivere,

in questa società e ancor di più, a differenza di tutti gli altri,

riconoscere «chi è troppo grande» come «naturale

possessore» di un vissuto storico, emotivo, affettivo, culturale:

la memoria del passato».

Uno spettacolo che la regista, al suo debutto in questa veste, ha

inteso dedicare al padre e a tutti coloro che l’hanno aiutata

nel dare vita a questa meravigliosa avventura.

 

Teatro Dafne 1, Via Mar

Rosso 331. Inizio spettacoli:

da stasera a venerdì

alle 21; sabato 26 marzo

alle 17. Biglietti: interi 10

euro, ridotti 8 euro; tessera

associativa 2 euro.

Informazioni e prenotazioni

allo 06.56.67.824.